Cerro Piergiorgio - East ridge.

7. Esperando La Cumbre

400m 6a C1 75°

Maurizio Giordani and Gian Luca Maspes (Italy), 4-5/12/1996.

Description. The first ascent party climbed four pitches up a couloir just left of the NW face, that involves some tricky climbing, including a couple of moves of aid to surpass a big chockstone. From the notch between Pollone and Piergiorgio they traversed south to climb a short buttress to the east ridge. Following the ridge to the summit ridge they reached the base of the summit mushroom. Repeats since have climbed the route from the East, approaching via Paso Cuadrado, avoiding the initial four pitches.

History. The ascent was completed when the first ascensionists found their fixed ropes frayed on a line they attempted the previous year on the NW face. Unable to complete their route they turned their eyes to this line. In the summit ridge, the summit mushroom rose seven meters above their heads, and they deemed it too unstable to climb.

Cesarino Fava and Augusto Mengelle had attempted the second half of this line in January of 1963 as part of a team that included Fausto Barozzi and Alberto Aristarain. They climbed to within a few meters of the east ridge’s crest from where they retreated.

Cesarino Fava reflected after their failed attempt on Cerro Piergiorgio, “Del resto, soldati non siamo; nessuno ci ha ordinato nulla. Eppure qualche cosa, che è più di un ordine, ci chiama e se no ubbidissimo ci sentiremmo dei pullanimi, degli infelici. Perché? (...)Dio mio, quante volte mi sono trovato a dover rispondere a questo perché. È mai possibile dunque, che il sacrificio e il rischio afrontati senza un guadagno, senza un antagonismo applaudito, un interesse convenzionale constituiscano un enigma? Questi pensieri frutto dell’ozio forzato mi irritano e rattristano assieme. Meglio, molto meglio l’azione. Via dunque con nell’animo la certezza meravigliosa che al ritorno noi pure, come il nostri amici lucherini, potremo e sapremo goderci in santa pace di spirito e di pensiero la belleza de lo creato. Con o senza Piergiorgio. Poiché, comme giustamente osserva Shipton, non è il sentiero d’accesso che conta, ma l’altitudine dello spirito. (...) Per questo non comprenderò mai l’orgoglio, aperto e mal celato, da conquistatore de chi ha raggiunto la vetta, o l’abbattimento di chi no la raggiunge. Interpretazioni sbagliate dell’alpinismo, concepito qualle scuola del coraggio e del sacrificio. (...) Ma ora ho già il fiatto grosso. Il terreno vieppiù accidentato, richiede atenzione. Il pensiero a poco a poco svanisce, l’instinto prende il sopravvento, la fede e la fiducia ritornano. Un senso di sicurezza e di felicità m‘invade: la montagna è veramente bella.”

Approach. Glaciar Marconi, or if you plan to climb only the upper portion, which should be the most interesting approach via Paso Cuadrado and Glaciar Fitz Roy Norte.

Descent. Descend via the same route to the col and cross the northern Fitz Roy glacier to eventually reach Paso El Cuadrado.

Bibliography.
Giordani: Pareti magazine 3 p. 20; AAJ 1998 p. 277-278; Rivista della Montagna 198 p. 5; Annales GHM 96/97 p. 38, p. 57.
Fava: Mario Fantini (1972) Alpinisti Italiani nell Mondo, Commissione Centrale delle Pubblicazioni, Club Alpino Italiano. (T.2, p. 841-842).

Photos (click to enlarge)

Cerro Piergiorgio - East face